Un inizio d’anno ricco di novità e risultati per lo Sviluppo rurale del Veneto
EditorialeCare Lettrici e Lettori,
il 2025 è appena iniziato ma la politica di sviluppo rurale in Veneto è già partita a pieno regime, con una serie di nuovi provvedimenti di grande rilevanza.
Lo scorso 7 gennaio, infatti, la Giunta regionale ha approvato la deliberazione che dispone l’apertura dei termini per il 2025 per le domande di conferma relative agli impegni pluriennali in materia ambientale assunti dai beneficiari negli anni per quattordici interventi/azioni del CSR Veneto. Si tratta di 10.635 beneficiari che potranno continuare a ricevere un sostegno economico per attuare pratiche agroambientali, per applicare metodi biologici e svolgere attività di salvaguardia del territorio.
Nel frattempo la Terza Commissione del Consiglio regionale ha dato il via libera per l’approvazione di otto nuovi bandi del CSR Veneto, che riguardano quattro diversi interventi “a superficie”: conversione seminativi a prati e pascoli (SRA07); gestione attiva infrastrutture ecologiche (SRA10); allevatori custodi dell’agrobiodiversità (SRA14); mantenimento dell’agricoltura biologica (SRA29). I nuovi bandi vanno ad integrare i bandi del Pacchetto Ottimizzazione Agronomica composto da SRA02, SRA06 e SRA20, già aperti per 30 milioni di euro, e attiveranno ulteriori risorse per 21 milioni di euro. A questo si aggiunge l’iter di approvazione del nuovo bando relativo all’indennità compensativa in zona montana, ai sensi della Misura 13 del PSR 2014-2022.
Nel frattempo anche la gestione amministrativa del Complemento di Sviluppo Rurale procede superando delle tappe importanti.
A seguito dell’approvazione dell’emendamento “n. 3” al PSN PAC per l’Italia da parte della Commissione europea, gli uffici regionali si sono prontamente attivati per completare l’iter di adeguamento del CSR Veneto e delle disposizioni attuative alla nuova base legale nazionale. E’ stata approvata il 21 gennaio da parte della Giunta regionale la versione n. 4 del CSR 2023-2027, che recepisce alcune (limitate) modifiche ai contenuti degli interventi di sviluppo rurale, sia per quanto riguarda gli elementi nazionali trasversali che le specifiche regionali.
E’ stato approvato, inoltre, il decreto che apporta modifiche e integrazioni al documento regionale che disciplina la verifica della sovrapposizione tra Ecoschemi e Interventi in materia di ambiente e clima (SRA) del CSR 2023-2027, al fine di evitare doppi finanziamenti.
Il 2025 sarà l’ultimo anno di vita del PSR 2014-2022, che si concluderà formalmente anche dal punto di vista finanziario.
Per questo motivo vale la pena sottolineare le evidenze emerse dal “Report delle spese sostenute per i PSR” pubblicato da AGEA, che espone i dati di avanzamento della politica di sviluppo rurale in Italia al 31 dicembre scorso.
Il PSR Veneto a quella data ha liquidato il 90,3% dell’intera dotazione di aiuti, ovvero il dato più alto a livello nazionale considerando le regioni e il secondo considerando anche le province autonome.
Questo risultato, oltre a significare che il Veneto si avvicina con sicurezza al completo raggiungimento degli obiettivi programmati e all’utilizzo delle risorse assegnate, testimonia la capacità dell’amministrazione di interpretare i fabbisogni del mondo rurale e di supportarlo adeguatamente con gli strumenti affidati alla sua gestione.
Buona lettura!
Federico Caner
Assessore ai Fondi UE, Turismo, Agricoltura e Commercio estero
Regione del Veneto