Sviluppo rurale: il CSR Veneto procede verso i nuovi bandi, mentre il PSR si avvicina alla piena attuazione delle risorse

Editoriale

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Pubblicato il: 27 Agosto 2025

Gentili Lettrici e Lettori,

lo sviluppo rurale in questo momento è al centro dell’attenzione di tre programmazioni europee.

 

A pochi mesi dalla chiusura definitiva del Programma di sviluppo rurale 2014-2022, prevista per il 31 dicembre 2025, possiamo dire che la liquidazione della spesa registra un deciso grado di avanzamento e che la strategia programmata ha trovato piena attuazione, fornendo tutto il supporto che ci era possibile al mondo rurale veneto con le risorse a disposizione.

 

Alla chiusura del primo semestre del 2025, infatti, l’avanzamento finanziario ha fatto registrare il 95,6% di risorse liquidate, pari a 1 miliardo e 493 milioni di euro, rispetto al totale disponibile (1 miliardo 561 milioni). 

Considerando le difficoltà incontrate durante questo lungo periodo di programmazione (la pandemia, i conflitti in Ucraina e Medio-oriente, i rincari delle materie prime, le interruzioni nelle catene di approvvigionamento), che hanno in più momenti condizionato pesantemente le scelte e gli investimenti delle imprese agricole, essere arrivati a questo livello di spesa pubblica, con questo margine di anticipo, è un risultato per nulla scontato.

 

A tutto questo, dobbiamo aggiungere gli effetti della sovrapposizione del tutto inedita tra  strumenti di sostegno gestiti da altre Amministrazioni (incluso il PNRR), che hanno richiesto  un monitoraggio continuo della risposta delle imprese alle opportunità del PSR, oltre che un’allocazione delle risorse sempre più mirata. 

 

Uguale soddisfazione possiamo esprimerla anche per la programmazione 2023-2027, che si trova nel pieno della sua attuazione.

Il sostegno del Complemento regionale di sviluppo rurale sta procedendo ad un ritmo serratissimo: al 20 agosto di quest’anno le risorse “concesse” (quindi già formalmente impegnate per i finanziamenti ai beneficiari) ammontavano a 456 milioni di euro, pari al 57% di tutte le risorse disponibili. Anche dal punto di vista delle risorse materialmente erogate ai beneficiari il risultato è ragguardevole, avendo già superato il 13%.

 

In sintonia con i segnali provenienti dal mondo rurale e di concerto con le organizzazioni di rappresentanza, stiamo anticipando le normali tempistiche di uscita, approvando un “pacchetto” molto consistente di bandi per investimenti, in particolare dei giovani, nonché per l’indennità compensativa dell’anno 2026. 

Nei prossimi giorni infatti, la Giunta regionale darà avvio all’iter di approvazione di nuovi bandi, per un aiuto complessivo di oltre 120 milioni di euro. L’iter si dovrebbe concludere entro il mese di settembre.

Queste nuove tempistiche permetteranno di dare risposta alle esigenze delle imprese agricole e, allo stesso tempo, di contribuire agli obiettivi di spesa fissati dai Regolamenti europei per il 2026 e per gli anni successivi.

 

Nella newsletter di questo mese troverete maggiori informazioni sull’attivazione dei prossimi interventi, oltre che sulle graduatorie di recente approvazione.

 

Infine, le settimane che abbiamo alle spalle hanno visto anche l’avvio del percorso legislativo europeo che porterà ad adottare le scelte per il bilancio dell’unione e per la politica agricola comune 2028-2034.

 

La Commissione europea ha infatti presentato un pacchetto di proposte finanziarie e legislative: in particolare, una proposta riguarda il bilancio pluriennale 2028-2034, un’altra la disciplina di Piani nazionali che gestiranno unitariamente numerosi fondi europei (incluse la Coesione e la PAC), una terza proposta contiene le regole per i pagamenti diretti, gli interventi settoriali e gli interventi di sviluppo rurale da programmare nel Piano unico nazionale. 

 

Le proposte finanziarie e legislative della Commissione sono ora in mano al Parlamento europeo e al Consiglio dell’UE, a cui partecipa il Governo.  E’ con questi decisori politici che sono state avviate le interlocuzioni necessarie a modificare gli elementi non condivisibili.

 

Allo stesso tempo, dal punto di vista tecnico, gli uffici regionali hanno già avviato i lavori per avere a disposizione un’analisi aggiornata del contesto socio-economico del mondo rurale veneto da condividere con il Partenariato, al fine di focalizzare le specificità e le priorità venete da tutelare nei tavoli che elaboreranno i documenti di programmazione 2028 – 2034.

 

Buona lettura!

Federico Caner

Assessore ai Fondi UE, Turismo, Agricoltura e Commercio estero

Regione del Veneto