Sviluppo rurale: il CSR Veneto alla prova degli investimenti e dell'innovazione

Editoriale

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Pubblicato il: 30 Gennaio 2024

Care Lettrici e Lettori,

il nuovo anno dello sviluppo rurale è iniziato con l’uscita dei primi bandi a sostegno degli investimenti e dell’innovazione nel quadro della PAC 2023-2027.

 

Si tratta di un passaggio importante, che cade in un momento delicato per il settore agricolo, agroalimentare e più in generale per il mondo rurale. Dalla reazione a questi bandi, capiremo di più sulla visione del futuro e sulla propensione agli investimenti delle aziende agricole e delle imprese agroalimentari del Veneto, in una congiuntura ancora influenzata dall’onda lunga del periodo post-pandemico, dai rincari delle materie prime e più in generale dai nuovi scenari internazionali.

 

L’incontro dedicato ai bandi sugli investimenti e i regimi di qualità, organizzato dalla Regione lo scorso 25 gennaio a Verona, ha fatto registrare una partecipazione di oltre 150 persone e numerose domande da parte delle aziende e dei tecnici intervenuti.

Il prossimo 6 febbraio ci sarà un altro importante momento di informazione e confronto: presso la Corte Benedettina di Legnaro (PD) saranno presentati i nuovi bandi dedicati alla cooperazione tra tutti i soggetti del mondo rurale. Aziende agricole, imprese agroalimentari, università, centri di ricerca, rappresentanze dei produttori, consorzi, saranno chiamati a collaborare per ideare e attuare progetti innovativi che abbiano come denominatore comune proprio lo scambio di esperienze e la condivisione della conoscenza.

 

Con i 15 milioni di euro stanziati, ritorna il sostegno ai gruppi operativi del Partenariato europeo per l’innovazione in agricoltura, riprendendo il percorso tracciato dai 56 progetti sostenuti durante la programmazione 2014-2022. I finanziamenti per la cooperazione, però, coinvolgono anche altre tematiche del mondo rurale, con bandi che riguardano comunità del cibo, filiere forestali, inclusione sociale, sostenibilità ambientale.

 

A quasi un anno dal suo avvio, il Complemento regionale per lo sviluppo rurale del Veneto ha messo in campo aiuti per 400 milioni di euro su importanti strumenti: dal sostegno agli impegni ambientali, alla gestione sostenibile di prati e pascoli, alla conversione e al mantenimento delle pratiche biologiche, agli investimenti forestali, dal sostegno ai giovani agricoltori alla certificazione e alla promozione dei prodotti di qualità e  fino ai nuovi interventi in materia di riduzione delle emissione e dell’impiego dei fitofarmaci.

 

Nel frattempo l’Autorità di Gestione regionale monitora con grande attenzione la spesa del PSR 2014-2022, per garantire che tutte le risorse assegnate (europee, nazionali e regionali) vengano spese e ricadano sul territorio. Dall’inizio della programmazione al 31 dicembre scorso, il PSR 2014-2022 gestito dalla Regione ha finanziato quasi 80mila domande e tempestivamente liquidato ai beneficiari 1.251 milioni di euro (pari all’80% delle risorse disponibili).

 

Federico Caner

Assessore ai Fondi UE, Turismo, Agricoltura e Commercio estero

Regione del Veneto