Imprese agroalimentari: nuovo bando da 33 milioni di euro per investimenti agroindustriali
Sono aperti i termini di un nuovo bando del CSR Veneto a sostegno degli investimenti delle imprese agroalimentari per la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli.
Con deliberazione n. 1132 del 22 settembre 2025, pubblicata sul BUR n.133 del 3 ottobre 2025, la Giunta regionale ha stanziato 33 milioni di euro per il bando dell’intervento SRD13 – Investimenti per la trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli che viene attivato per la prima volta nell’ambito della programmazione 2023-2027.
Gli investimenti ammessi
L’intervento sostiene gli investimenti materiali ed immateriali delle imprese che svolgono attività di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, esclusioni i prodotti della pesca. In particolare gli investimenti possono consistere nella realizzazione, acquisto, ristrutturazione di fabbricati e impianti per cernita, lavorazione, conservazione, stoccaggio, condizionamento, trasformazione, confezionamento e commercializzazione dei prodotti agricoli. Inoltre è ammesso l’acquisto di terreni non edificati e l’acquisto di nuovi macchinari, attrezzature e software. Il bando non prevede investimenti per l’installazione di impianti per la produzione di energia.
Beneficiari
Possono beneficiare del sostegno le imprese agroalimentari, singole o associate, che svolgono attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli.
Settori produttivi interessati
I settori produttivi di riferimento per gli investimenti sono: zootecnico (latte vaccino, carni bovine, suine, avicole e uova); vinicolo; ortofrutticolo (colture comprese nella OCM Ortofrutta e patate); grandi colture (mais, frumento, soia, orzo, girasole, tabacco, bietola da zucchero); settori minori (olio d’oliva, riso, cereali e oleoproteaginose minori, sementi, piante da fibra, piante officinali, ovi-caprino, conigli, altre produzioni non ricomprese altrimenti).
Il sostegno del CSR
E’ previsto il rimborso delle spese ammissibili effettivamente sostenute dal beneficiario. In particolare il contributo è pari al 30% della spesa ammissibile per le PMI che si trovano in zona non montana, le grandi imprese e le imprese intermedie, mentre per le PMI in zona montana viene rimborsato il 40% della spesa ammissibile.
Inoltre sono previste delle soglie di spesa minima ammissibile per domanda pari a 20 mila euro per gli investimenti in zona montana e a 150 mila euro per le altre zone. La spesa massima per domanda è di 3 milioni di euro.
I termini per presentare la domanda di aiuto scadono il 2 febbraio 2026.
Il bando è finanziato dal fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale FEASR, dallo Stato italiano e dalla Regione del Veneto.