I ministri dell’Agricoltura dell’UE hanno segnalato ancora una volta le criticità della PAC 2023-2027
I ministri dell’Agricoltura dell’UE riuniti nel Consiglio dell’UE nella formazione Agricoltura e Pesca (AGRIFISH) del 23 settembre e del 21-22 ottobre hanno presentato informative con le quali evidenziare alla Commissione europea vari elementi critici che caratterizzano la PAC 2023-2027 e il suo modello di attuazione (New delivery model).
Nell’incontro del 23 settembre, in particolare, gli Stati membri hanno evidenziato le criticità relative agli importi unitari già formulate ai servizi della Commissione europea prima dell’approvazione della normativa.
“L’esperienza degli Stati membri con il primo Rapporto Annuale sulla Performance (APR) dimostra che, in pratica, il Nuovo Modello di Attuazione orientato ai risultati è un processo complesso e difficile basato sul calcolo teorico del finanziamento pianificato per ciascuna unità di misura (ndr, es. il singolo investimento), rispetto al quale l’unità di misura poi effettivamente realizzata è quasi sempre soggetta a deviazioni.
Si chiede alla Commissione di riconsiderare l’applicazione degli importi unitari (in particolare per gli interventi del PAC non collegati alle superfici), dato che si tratta di un calcolo matematico che non indica necessariamente un uso improprio della spesa PAC e non rappresenta un rischio per i fondi PAC. Inoltre, questo esercizio non aggiunge valore in termini di progresso verso i risultati e gli obiettivi del PAC”.
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Nell’incontro del 21-22 ottobre i Ministri dell’Agricoltura hanno ulteriormente approfondito il tema, con lo sguardo rivolto alla futura politica agricola comune, sottolineando che
“le attuali norme e procedure hanno portato a oneri amministrativi e requisiti gravosi sia per gli agricoltori che per le amministrazioni nazionali, chiedendo norme più strategiche, sostanzialmente meno complicate, coerenti e facilmente attuabili, garantendo al contempo la stabilità”:
SOLLECITA la semplificazione e l’accelerazione della procedura di approvazione e modifica dei Piani Strategici della PAC, concentrandosi sulla loro natura strategica con un livello di dettaglio ridotto, consentendo così una rapida adozione e risposta per affrontare le esigenze specifiche e le mutevoli circostanze.
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