La PAC post 2027: Piano nazionale, autorità di gestione e strumenti di sostegno
La proposta di regolamento COM(2025) 565 prevede che ogni Stato membro prepari un unico Piano di partenariato nazionale e regionale (art. 21) che
- deve definire un programma di riforme, investimenti e altri interventi
- è strutturato in capitoli nazionali, settoriali e, se necessario, regionali e territoriali che programmano le misure relative ai Fondi strutturali e Coesione, PAC, pesca, sicurezza e difesa.
Per l’Italia la dotazione complessiva del Piano di partenariato nazionale e regionale 2028-2034 ad oggi è pari a 86.6 miliardi.
La dotazione minima per la PAC in Italia è pari a 31 miliardi: tale dotazione interessa le principali misure di sostegno che possono essere programmate (vedi sotto).
Le risorse “non pre-allocate” del Fondo unico per l’Italia sono pari a circa 20 miliardi: potranno essere utilizzate a livello nazionale per innalzare la dotazione minima per la PAC e per sostenere le misure di sostegno non incluse nella dotazione minima (vedi sotto), tenendo conto delle parallele esigenze delle politiche di coesione che pure dovranno attingere da tali risorse.
Ogni Stato membro può individuare per il Piano nazionale una o più Autorità di gestione, uno o più organismi intermedi, uno o più organismi pagatori e una o più autorità di audit (art 49 della proposta COM(2025) 565).
Il disimpegno proposto per l’attuazione applica la regola dell’ n+10 mesi (art. 15).
Il Piano di partenariato nazionale e regionale dovrà fornire l’elenco e la descrizione di tutte le misure programmate, raggruppate in capitoli (art. 22).
Tutte le misure programmate contribuiscono al raggiungimento di target misurati tramite gli indicatori declinati nella proposta di Regolamento COM/2025/545, Allegato I.
Un capitolo del Piano deve essere dedicato alla PAC, con l’elenco degli strumenti di sostegno programmati e relative condizioni di ammissibilità, cioè chi e cosa viene finanziato (art. 36).
Gli strumenti di sostegno che possono essere programmati nel capitolo del Piano dedicato alla PAC sono elencati e disciplinati da:
- art. 35 della proposta relativa al Piano unico nazionale COM(2025) 565
- art. 5 e ss. della proposta relativa alla PAC post 2027 COM(2025) 560
La maggior parte, ma non la totalità, degli strumenti di sostegno della PAC è oggetto di una quota riservata di budget europeo, condivisa con le misure relative alla Politica comune della pesca.
In particolare, alle misure da a) a k) e r) (vedi sotto) sono riservate specifiche risorse del nuovo budget UE, nell’ambito del Fondo unico (articoli 10 e 35 della proposta COM(2025) 565).
A queste specifiche misure (insieme a quella per la pesca) sono complessivamente riservati 295,7 miliardi all’interno del contenitore dei 783 miliardi totali disponibili per i Piani di partenariato nazionali e regionali (art. 10 della proposta COM(2025) 565)
Le altre misure della PAC da l) a q) possono essere finanziate tramite le altre risorse del Fondo unico attribuite a ciascuno Stato membro per il proprio Piano di partenariato.
La proposta introduce per la PAC un sistema di gestione aziendale (ex condizionalità, art. 3 della proposta COM(2025) 560 e relativo allegato) che comprende:
- requisiti di gestione obbligatori;
- pratiche di protezione definite dagli Stati membri nel Piano unico nazionale;
- requisiti di gestione obbligatori del sistema di condizionalità sociale.
Il sistema di gestione aziendale (ex condizionalità) si applica ai beneficiari delle seguenti tipologie di misure della PAC:
A. sostegno al reddito, decrescente e basato sulla superficie (non sui titoli);
B. sostegno al reddito accoppiato;
C. pagamento specifico per la coltura del cotone;
D. pagamento per vincoli naturali e altri vincoli specifici;
E. sostegno per gli svantaggi derivanti da determinati requisiti obbligatori;
F. azioni agroambientali e climatiche.
La proposta COM(2025) 565 prevede per la PAC post 2027 le seguenti ulteriori misure:
G. pagamenti per i piccoli agricoltori;
H. supporto agli strumenti di gestione del rischio;
I. sostegno agli investimenti per gli agricoltori e i silvicoltori;
J. sostegno all’insediamento di giovani agricoltori, nuovi agricoltori, imprese rurali e start-up e allo sviluppo di piccole aziende agricole;
K. sostegno ai servizi di assistenza agricola;
L. LEADER;
M. sostegno alla condivisione delle conoscenze e all’innovazione in agricoltura, silvicoltura e aree rurali;
N. sostegno alle iniziative di cooperazione territoriale e locale;
[…]
Q. programma scolastico dell’UE;
R. interventi settoriali.
Solo gli interventi a), b), c) e g) sono esenti da cofinanziamento nazionale (art. 20, par. 4 proposta COM(2025) 565).
Per gli investimenti è previsto che, qualora il contributo non superi i 100.000 euro e non sia soggetto alle norme sugli appalti pubblici, tale sostegno è erogato in forma semplificata, cioè assume la forma di tabelle standard di costi unitari, somme forfettarie o tassi fissi (art. 36 proposta COM(2025) 565).
